Testata Giornalistica On Line di Informazione Giuridico - Economica

 

I dati rilevanti ai fini dell’applicazione dello studio di settore WD33U, deve essere compilato con riferimento al periodo d’imposta 2017 e deve essere utilizzato dai soggetti che svolgono come attività prevalente una tra quelle di seguito elencate:
“Produzione di metalli preziosi e semilavorati” - 24.41.00;
“Fabbricazione di oggetti di gioielleria ed oreficeria in metalli preziosi o rivestiti di metalli preziosi” - 32.12.10;
“Lavorazione di pietre preziose e semipreziose per gioielleria e per uso industriale” - 32.12.20;

Materiali gemmologici (indicare solo se è stato compilato il rigo D03)
– nei righi da D12 a D18, per ciascuna tipologia individuata, la percentuale di materiali gemmologici utilizzati nel processo di produzione e/o
lavorazione, in rapporto alle quantità complessivamente prodotte e/o lavorate, indicando, rispettivamente, nella prima colonna, la percentuale
di quelli di proprietà dell’impresa e/o di prestito, e, nella seconda colonna, la percentuale dei materiali gemmologici di proprietà di terzi. Si
riporta, a titolo esemplificativo, il seguente esempio:
a) 50% di diamanti, di prestito, impiegati nella produzione;
b) 20% di pietre dure, di proprietà dell’impresa;
c) 30% di coralli, di proprietà di terzi.
In tal caso, andrà indicato 50, nella prima colonna del rigo D12, 20, nella prima colonna del rigo D14, e 30, nella seconda colonna del rigo
D17, per un totale complessivo di 100 di materiali gemmologici utilizzati nel processo produttivo.
Il totale delle percentuali indicate in entrambe le colonne dei righi da D12 a D18, deve risultare pari a 100;

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L’accesso al credito è ormai da anni una criticità per aziende e famiglie a livello dell’intera Unione europea.
La crisi di liquidità, infatti, nonostante i pesanti interventi della Banca Centrale Europea (BCE) - quali il Quantitative Easing (QE) avviato a marzo 2011 o il Targeted Longer-Term Refinancing Operations (TLTRO) del 29 luglio 2014, attraverso il quale il Consiglio Direttivo della BCE ha deciso di condurre per un periodo di due anni (rinnovato il 28 aprile 2016), con cadenza trimestrale, una serie di operazioni mirate di rifinanziamento con tasso di interesse fisso di 10 punti base sopra quello di riferimento con scadenza a 4 anni - finalizzati ad una immissione di liquidità nel sistema, ha fortemente inciso sui finanziamenti bancari in Italia (da agosto 2014 si è registrata una diminuzione in valore assoluto pari a 13,2 miliardi di euro verso le imprese).
Più in generale, dall’inizio della crisi il sistema economico italiano ha subito una contrazione nell’erogazione del credito del 9,2%; percentuale corrispondente ad una riduzione dei prestiti pari a quasi 91 miliardi di euro.

Già da alcuni anni gli organi istituzionali comunitari stanno studiando approfonditamente il fenomeno del credit crusca e il 14 novembre 2013 è stata pubblicata un’indagine condotta congiuntamente dalla Commissione europea e dalla BCE dal titolo “Report on the Access to Finance of Small and Medium-sized Enterprises”. Dal documento è emerso che circa il 34% delle PMI oggetto dell’indagine non ha potuto ottenere l’importo completo dei finanziamenti richiesti, soprattutto a causa delle condizioni contrattuali imposte dagli istituti bancari, in particolare tassi di interesse in costante aumento e richiesta proibitiva di garanzie.
Il dato è fortemente significativo se si considera che una rilevante maggioranza delle aziende europee accede al credito attraverso il canale bancario. Si è quindi creato un “collo di bottiglia” sempre più stretto che le aziende - specialmente quelle in fase di start-up - non sempre sono in grado di attraversare.
Dai dati del Report on the Access to Finance poc’anzi citato, comunque, il periodo peggiore sembra essere alle spalle, dato il (lento) miglioramento delle condizioni di credito bancario. La speranza, ad oggi, è che la slavina della crisi finanziaria stia arrivando a vale, ma per le nostre aziende non è ancora il momento di smettere di correre.
 
“Chi lotta contro i mostri deve fare attenzione a non diventare lui stesso un mostro. E se tu riguarderai a lungo in un abisso, anche l'abisso vorrà guardare dentro di te” - Friedrich Wilhelm Nietzsche
 
Articolo redatto dal Dott. Riccardo Cerulli - 25/05/2017
 
 

L’obbligo di conservazione dei messaggi di posta elettronica certificata (PEC) è da ricondurre agli articoli 2214 e 2220 del Codice Civile che rispettivamente prevedono l'obbligo, per l'imprenditore di “.. conservare ordinatamente per ciascun affare gli originali delle lettere, dei telegrammi e delle fatture ricevute, nonché le copie delle lettere, dei telegrammi e delle fatture spedite” e dispongono la conservazione decennale per “.. le fatture, le lettere e i telegrammi ricevuti e le copie delle fatture, delle lettere e dei telegrammi spediti”.

Gli obblighi di conservazione delle PEC, in quanto documenti informatici, sono da ricercarsi anche all’art. 43 del CAD che al comma 1 prescrive in generale: ”i documenti degli archivi, le scritture contabili, la corrispondenza ed ogni atto, dato o documento di cui è prescritta la conservazione per legge o regolamento, ove riprodotti su supporti informatici sono validi e rilevanti a tutti gli effetti di legge, se la riproduzione e la conservazione nel tempo sono effettuate in modo da garantire la conformità dei documenti agli originali stabilite ai sensi dell'articolo 71” (quelle attualmente vigenti sono contenute nel DPCM del 3 dicembre 2013). Nel successivo comma 3 dello stesso articolo si stabilisce, in particolare, che “i documenti informatici, di cui è prescritta la conservazione per legge o regolamento, possono essere archiviati per le esigenze correnti anche con modalità cartacee e sono conservati in modo permanente con modalità digitali, nel rispetto delle regole tecniche stabilite ai sensi dell'articolo 71”.

10 SEMPLICI REGOLE DA TENERE A MENTE PER UN UTILIZZO CONSAPEVOLE DELLA PEC

Il modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione dello Studio di Settore YM05U deve essere compilato con riferimento al periodo d’imposta 2017 e deve essere utilizzato dai soggetti che svolgono come attività prevalente una tra quelle di seguito elencate:

  • “Commercio al dettaglio di confezioni per adulti” - 47.71.10;

  • “Commercio al dettaglio di confezioni per bambini e neonati” - 47.71.20;

  • “Commercio al dettaglio di biancheria personale, maglieria, camicie” - 47.71.30;

  • “Commercio al dettaglio di cappelli, ombrelli, guanti e cravatte” - 47.71.50;

  • “Commercio al dettaglio di calzature e accessori” - 47.72.10;

  • “Commercio al dettaglio di articoli di pelletteria e da viaggio” - 47.72.20.


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365 esemplari gratuiti di lettere contratti e comunicazioni

Il contributo Enasarco 2018 per gli agenti individuali (monomandatari e plurimandatari) e le società di persone è pari al 16% (era del 15,55%), di cui:

- 8% a carico del preponente;
- 8% a carico dell’agente (sotto forma di trattenuta espressamente indicata nella fattura di provvigioni).

Il pagamento viene effettuato dalla ditta preponente che è responsabile anche della quota trattenuta all'agente.

Elenco esemplificativo pratiche telematiche eseguibili:

Deposito bilancio (XBRL inviato dal cliente)

Deposito bilancio con redazione XBRL

Deposito bilancio (senza allegati XBRL)

Deposito bilancio cooperative 

Deposito bilancio cooperative con redazione XBRL

Allegato XBRL

Redazione XBRL con Nota integrativa

Redazione della sola istanza XBRL con Nota integrativa

Deposito Elenco Soci o Consorziati

Pubblicità delle società soggette all'altrui attività di direzione e coordinamento

Iscrizione impresa nel registro delle START-UP

L'Agenzia delle Entrate - nell'ambito del Forum Italiano sulla Fatturazione Elettronica e l'eprocurement -   ha avviato la fase di test della Fatturazione Elettronica tra privati (aziende, professionisti, artigiani) - che prenderà facoltativamente il via il prossimo primo gennaio - per il tramite del Sistema di Interscambio per la fattura elettronica, piattaforma già in uso per l’invio delle fatture elettroniche alla Pubblica Amministrazione. Il sistema di interscambio ideato dalla SOGEI - società in-house del MEF permetterà  l’invio gratuito delle fatture elettroniche anche B2B. La fase di sperimentazione durerà sino alla metà del prossimo mese di ottobre. Sulla base dei feedback ricevuti la Sogei individuerà le implementazioni da sviluppare e le criticità da risolvere.

Comunicato stampa del Ministero del Lavoro e delle Politiche Socialidel 09/03/2017
Poletti, un altro passo verso la definitiva approvazione di provvedimento innovativo che completa il percorso di riforma del Jobs Act
 
"Oggi si compie un altro passo verso la definitiva approvazione di un provvedimento innovativo e di grande importanza, che guarda all'evoluzione del sistema produttivo e completa il percorso di riforma del lavoro definito nel Jobs Act, con l'obiettivo di sostenere e valorizzare il lavoro autonomo non imprenditoriale, attraverso un sistema di tutele specifiche, e di migliorare la qualità della vita dei lavoratori dipendenti, favorendo la conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro".
È quanto afferma Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, commentando l'approvazione, da parte della Camera, del disegno di legge sul lavoro autonomo non imprenditoriale e agile.
"Il riconoscimento del ruolo dei lavoratori autonomi, una realtà che vede un numero elevato di giovani e di donne -sottolinea il Ministro- passa per una serie di misure che prevedono più tutele nelle transazioni commerciali e contro i ritardi nei pagamenti, la deducibilità delle spese collegate all'attività professionale ed alla formazione, la possibilità di aggregarsi per accedere a bandi di gara nazionali ed internazionali, il riconoscimento dell'indennità di maternità a prescindere dall'effettiva astensione dal lavoro e la previsione del diritto ad un trattamento economico per congedo parentale per un periodo fino a sei mesi entro i primi tre anni di vita del bambino: una novità importante, se si considera che ben il 15% delle lavoratrici autonome abbandona totalmente la professione a seguito di gravidanza".
"Una novità di rilievo rispetto al testo approvato al Senato -aggiunge Poletti- è rappresentata dalla disposizione per rendere strutturale la Dis.Coll, l'indennità di disoccupazione per i collaboratori, tra l'altro ampliando la platea dei beneficiari, che ora comprende anche gli assegnisti e i dottorandi di ricerca".
"Vorrei ancora ricordare -prosegue il Ministro- la delega al Governo per consentire alle Casse di previdenza di diritto privato di attivare anche prestazioni sociali, finanziate da un'apposita contribuzione, destinate agli iscritti che hanno subito una significativa riduzione del reddito professionale per ragioni non dipendenti dalla propria volontà o che siano stati colpiti da una grave patologia".
"Non meno importanti -sottolinea Poletti- sono le misure dedicate al cosiddetto lavoro agile, che definiscono strumenti innovativi per favorire una modalità di organizzazione del lavoro che da una parte risponde all'evoluzione del sistema produttivo e, dall'altra, permette una migliore conciliazione dei tempi di lavoro con i tempi di vita. Tutto questo, delineando un quadro di tutele dei lavoratori che vanno dal diritto ad un trattamento economico non inferiore a quello complessivamente applicato nei confronti dei lavoratori che svolgono le medesime mansioni esclusivamente all'interno dell'azienda, alle garanzie in tema di salute e sicurezza del lavoratore, all'assicurazione obbligatoria per gli infortuni e le malattie professionali".      

 

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