Firme elettroniche
La firma digitale - equivalente elettronico della tradizionale firma autografa su carta - è associata stabilmente al documento elettronico sulla quale è apposta e ne attesta con certezza l'integrità, l'autenticità, la non ripudiabilità. Si ricorda l'importanza di mantenere sempre aggiornati i prodotti di firma e verifica delle firme digitali in uso per evitare spiacevoli conseguenze (firme non valide o verifiche errate). Il documento così sottoscritto assume piena efficacia probatoria.
La diffusione della firma digitale. Stimare l'uso della firma digitale non è possibile (rapportato al mondo cartaceo vorrebbe dire voler conoscere quante firme sono apposte con le penne in circolazione), ma è possibile sapere quanti certificati qualificati per la firma digitale sono validi. Dai dati forniti dai certificatori accreditati, al mese di maggio 2014 risultano 5.319.800 certificati in corso di validità.
La firma digitale consente di scambiare in rete documenti con piena validità legale. Possono dotarsi di firma digitale tutte le persone fisiche: cittadini, amministratori e dipendenti di società e pubbliche amministrazioni.
Per dotarsi di firma digitale è necessario rivolgersi ai certificatori accreditati autorizzati da AgID che garantiscono l’identità dei soggetti che utilizzano la firma digitale.
AgID svolge attività di vigilanza sui certificatori.
La marca temporale è il risultato di una procedura informatica – detta servizio di marcatura temporale – grazie alla quale si attribuisce a un documento informatico un riferimento temporale opponibile a terzi.
Il servizio di marcatura temporale si basa sull’uso delle funzioni di hashing. L’hash è una sorta di impronta digitale che consente di identificare univocamente il documento.
Nel caso di documenti su cui sia stata apposta una firma digitale, la presenza di una marca temporale consente di attestare che il documento aveva quella specifica forma in quel preciso momento temporale, pertanto, se anche il certificato qualificato scadesse o fosse revocato dal tutolare, si potrebbe sempre dimostrare che la firma digitale è stata apposta durante il periodo di validità dello stesso.
Comunicato stampa Confcommercio del 28 novembre 2014
Il quadro che emerge dai dati diffusi sull'andamento del mercato del lavoro presenta elementi tra loro contraddittori. Dopo un terzo trimestre positivo, in cui l'occupazione aveva mostrato timidi segnali di miglioramento, estesi alle diverse tipologie contrattuali, il dato di ottobre segnala un nuovo arretramento nel numero di persone occupate (-55mila rispetto a settembre), ed un deciso innalzamento del tasso di disoccupazione salito al 13,2%. E' il commento di Confcommercio ai dati dell'Istat e del Ministero del lavoro.
La fragilità della situazione generale, in assenza di segnali di decisa ripresa, comporta - conclude la nota - che il mercato del lavoro non riesca stabilizzare un dato positivo. In altre parole, se la maggiore partecipazione al mercato del lavoro, pur implicando una crescita dl tasso di disoccupazione, può ancora essere letta positivamente, è urgente e necessario che vi siano misure in grado di consolidare segnali di incremento dell'occupazione.
Comunicato stampa INPS 27 novembre 2014
Osservatorio statistico: ultimi dati sui lavoratori autonomi, sul mondo agricolo, sui lavoratori extracomunitari e comunitari nati nell’est Europa
L’Osservatorio statistico è stato aggiornato. Ultimi dati per i seguenti Osservatori:
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Lavoratori Autonomi - artigiani e commercianti. Variabili di analisi sono il numero assoluto e il numero medio annuo degli iscritti. Variabili di classificazione - per le quali è possibile costruire tavole statistiche attraverso la navigabilità dei dati - sono: anno, sesso, classi di età, qualifica e territorio (zona geografica, regione, provincia).
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Mondo Agricolo. L’Osservatorio si articola in due sezioni: una, per le aziende e gli operai agricoli dipendenti, l’altra, per le aziende e i lavoratori agricoli autonomi. La prima sezione contiene dati sul numero di aziende agricole attive, sul numero dei rapporti di lavoro attivati, sul numero degli operai agricoli dipendenti e sul numero di lavoratori beneficiari della "Cassa Integrazione Salariale Operai dell'Agricoltura - Cisoa". La seconda sezione contiene dati sul numero delle aziende agricole e sul numero dei lavoratori agricoli autonomi. Per ogni anno, l’Osservatorio consente di ricavare la distribuzione della variabile di analisi per classi di età, sesso e territorio (zona geografica, regione, provincia).
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Extracomunitari e Comunitari nati nei paesi dell’Europa dell’est. L’Osservatorio si articola in tre sezioni: lavoratori e pensionati, retribuzioni dei lavoratori dipendenti e prestazioni ai pensionati.
Sia la situazione internazionale che quella domestica, infatti, versano in condizioni difficili ed in peggioramento.
Per quanto concerne il ciclo internazionale, il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha effettuato una revisione al ribasso del prodotto mondiale 2014, dovuta sostanzialmente alla diminuzione della crescita economica dei paesi emergenti e alla continua stagnazione dell'area euro. Lo stesso commercio mondiale in volume ha registrato un nuovo calo di 0,8 punti percentuali.
Emblematico, in riferimento all'area euro, il forte rallentamento dell'economica tedesca, il quale ha contribuito all'indebolimento della moneta europea.
Passando al contesto economico italiano, nulla di nuovo dal fronte industriale, dove la produzione è statica a causa del continuo indebolimento della domanda interna. Purtroppo non è di aiuto l'export, che seguita a perdere slancio, anche presso i principali mercato extra UE come Brasile e Russia. Fanno eccezione gli Stati Uniti, dove però ha giocato un ruolo importante l'indebolimento dell'euro nei confronti del dollaro.
Si sottolinea che, sulla base delle ricerche ISTAT, il rallentamento della crescita dell'export è dovuto all'aumento degli ostacoli connessi a fattori burocratici.
Naturalmente la situazione è critica anche per le nostre famiglie, le quali vedono logararsi risparmi e potere d'acquisto e che reagiscono con un'ulteriore propensione al risparmio, determinante per la richiamata contrazione della domanda interna.
Ed ecco che la spirale si stringe.
L'iniziale situazione di crisi si trasforma in stagnazione, con un calo dei consumi e un crescente clima di sfiducia. La persistente dispersione di posti di lavoro dà inoltre il suo contributo alla definizione di un quadro economico instabile.
A questo punto sembra vitale un intervento a breve termine finalizzato ad aumentare i consumi in modo duraturo, utili a riattivare un sistema economico comunque troppo fragile.
Per il medio-lungo termine sarà determinante la riflessione su un rinnovato impianto organizzativo delle risorse che, vale la pena ricordarlo, sono quelle di un paese straordinariamente creativo.
"Gli ostacoli non mi fermano. Ogni ostacolo si sottomette alla rigida determinazione. Chi guarda fisso verso le stelle non cambia idea " - Leonardo Da Vinci
Comunicato stampa ABI del 25 novembre 2014
Ancora disponibile il 60% del plafond per finanziare esportazioni e attività di business
Ottocento milioni di euro già stanziati dalle banche per finanziare le esportazioni e gli investimenti delle imprese italiane in Vietnam. È questo il plafond messo a disposizione dal settore bancario per gli imprenditori che scelgono di operare nel mercato vietnamita. Il dato è stato presentato oggi dal Presidente del Comitato per l’Internazionalizzazione dell’ABI, Guido Rosa, al Forum economico che si sta svolgendo ad Hanoi in occasione della missione di sistema organizzata con le imprese e le Istituzioni. Alla missione, partecipa una delegazione di cinque dei principali gruppi bancari che rappresentano circa il 60% del settore in termini di totale attivo: Intesa Sanpaolo, Unicredit, BNL, UBI Banca e Banca Popolare dell’Emilia Romagna.
“La nutrita partecipazione delle banche alla missione – ha detto Rosa – testimonia l’interesse del nostro settore per questo paese, anche alla luce degli ampi margini di sviluppo del suo sistema bancario”. Secondo le ultime stime disponibili, infatti, il 50% è ancora di proprietà dello Stato, mentre oltre il 70% della popolazione adulta ha ancora ridotto o nessun accesso ai servizi bancari di base.
Il plafond per le imprese in Vietnam
Del plafond di crediti messo a disposizione dalle banche italiane – ottocento milioni di euro - circa il 39% è già stato utilizzato per progetti e iniziative di business nel mercato locale, mentre il restante 61% è ancora disponibile per sostenere nuove attività imprenditoriali in quest’area. Il 56% del plafond è impegnato in operazioni a breve, mentre il rimanente 44% è allocato sul medio-lungo termine.
La presenza delle banche italiane
Oltre alle linee di credito, gli imprenditori che operano in Vietnam possono avvalersi dell’assistenza di importanti interlocutori di riferimento. In particolare, due tra i maggiori gruppi italiani sono già presenti ad Hanoi e Ho Chi Minh con uffici di rappresentanza. Gli imprenditori italiani, inoltre, possono contare anche sul supporto fornito da una banca italiana attraverso la capogruppo estera, presente sul territorio con una filiale e un ufficio di rappresentanza. Vi sono infine numerosi accordi di collaborazione con le principali banche vietnamite per garantire ai clienti italiani l’accesso privilegiato ai servizi bancari locali. ”Per quanto riguarda il futuro – ha sottolineato Rosa – le nostre banche sono pronte a rafforzare ulteriormente il loro sostegno alle imprese, potenziando le relazioni e la collaborazione con le controparti vietnamite e ampliando le linee di trade & structured finance”.
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Il Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, ha adottato il decreto attuativo (download. pdf) dell’articolo 6, commi da 1 a 3, del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145 (cd. decreto Destinazione Italia), che ha istituito, a beneficio delle micro, piccole e medie imprese, un contributo, assegnato tramite la concessione di un Voucher, di importo non superiore a 10.000,00 euro per l’adozione di interventi di digitalizzazione dei processi aziendali e di ammodernamento tecnologico.
Per poter procedere, con provvedimento direttoriale, all’apertura dei termini per la presentazione delle domande, oltreché alla fornitura delle informazioni di dettaglio e della modulistica, bisogna tuttavia attendere l’adozione del decreto del Ministro dell'economia e delle finanze che, come previsto dalla norma istitutiva del contributo, stabilisca l'ammontare dell’intervento nella misura massima di 100 milioni di euro.
Fonte: sito web Ministero dello Sviluppo Economico
Di seguito il testo del decreto ministeriale:
"DECRETA:
Art. 1. (Definizioni)
1. Ai fini del presente decreto sono adottate le seguenti definizioni:
Leggi tutto: Voucher per le PMI: pubblicato in Gazzetta...
Comunicato stampa ABI del 21 novembre 2014
Dal 23 al 26 novembre, oltre 65 tra imprese, Associazioni e Gruppi Bancari per un totale di 120 partecipanti saranno coinvolti nella missione in Vietnam, organizzata dai Ministeri degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dello Sviluppo Economico, da Confindustria, ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, ABI, Rete Imprese Italia, Unioncamere e Conferenza delle Regioni, con la collaborazione delle Ambasciate d’Italia in Vietnam e Vietnamita in Italia.
Il Sottosegretario agli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale Benedetto Della Vedova guiderà la delegazione che farà tappa nelle città di Hanoi e Ho Chi Min City per aumentare le opportunità di business in vari settori tra i quali quello della meccanica/meccanica strumentale, energie e energie rinnovabili, medicale e biomedicale e infrastrutture e connettività e approfondire le occasioni di investimento offerte dai 119 parchi industriali presenti nel Paese, attrattivi per i trattamenti fiscali agevolati e le procedure burocratiche snelle.
Momento centrale della missione il Business Forum che si terrà il 24 ad Hanoi alla presenza delle autorità, con l’obiettivo di approfondire le relazioni politico-economiche tra i due paesi. A seguire gli incontri bilaterali tra imprese italiane e vietnamite, utili ad avviare contatti operativi per nuove collaborazioni. Il 25 mattina si terrà la prima Commissione Economica Bilaterale tra Italia e Vietnam, che darà vita ad un meccanismo di consultazione periodico sui temi commerciali ritenuti prioritari dai due Paesi. Nel pomeriggio la delegazione si trasferirà a Ho Chi Min City per altri incontri bilaterali di business che, complessivamente per entrambe le tappe, saranno circa 400.
La missione rappresenta l’occasione per le imprese italiane di accedere ad un mercato florido caratterizzato da elevati tassi di crescita economica, bassi costi di manodopera e una popolazione con alti livelli di educazione e dall’età media molto bassa (su 90 milioni di abitanti, il 26% ha meno di 15 anni, il 75% meno di 30): nel 2013 infatti, il Pil ha registrato un +5,4% e le previsioni per il 2014 lo vedono in crescita al +5,8%. Il Vietnam, divenuto membro del WTO nel 2007, con conseguente impulso all’ apertura verso gli scambi internazionali, è ad oggi un attore di primo piano nel processo di integrazione regionale del Sud Est asiatico: fa parte infatti dell’ASEAN e AFTA (integrazione commerciale regionale) e dell’APEC (integrazione economica dei paesi che si affacciano sul Pacifico).
Per verificare lo stato di salute dell’azienda occorre analizzare l'equilibrio economico, equilibrio patrimoniale ed equilibrio finanziario.
Equilibrio economico:
I ricavi devono essere più alti dei costi in modo da generare un utile. Se i costi superano i ricavi, l’impresa risulta in perdita e, di conseguenza, è in una situazione di squilibrio economico.
Non basta però maturare un utile, ma è necessario che questo si trasformi in cassa in tempi brevi.
Equilibrio finanziario:
Le entrate devono superano le uscite.
Rappresenta la capacità di un’azienda di far fronte con le proprie entrate agli obblighi di pagamento precedentemente presi.
Se le uscite superano le entrate abbiamo una situazione di squilibrio finanziario.
Equilibrio patrimoniale:
Con quest'ultima espressione, si fa riferimento a una situazione in cui sono presenti rapporti corretti tra impieghi e fonti, fra capitale proprio e capitale di terzi.
Realizzare un equilibrio patrimoniale significa fare in modo che:
-gli impieghi a lungo siano opportunamente finanziati dalle fonti a lungo termine;
-l'attivo circolante sia superiore al passivo corrente in modo da realizzare l'equilibrio patrimoniale nel breve periodo.
Nello specifico, la situazione ideale si verifica quando i debiti a medio e lungo termine devono essere di importo inferiore agli impieghi a medio e lungo termine, i debiti a breve termine devono essere di importo inferiore agli impieghi a breve termine, l’azienda deve essere sufficientemente capitalizzata ossia dotata di mezzi propri, deve essere elastica e flessibile per questo motivo è importante che le immobilizzazioni non incidano notevolmente sul totale degli impieghi.
La valutazione degli equilibri aziendali è cruciale per comprendere la salute finanziaria di un'azienda. L'equilibrio economico, finanziario e patrimoniale offrono una panoramica completa delle performance finanziarie e della stabilità dell'azienda. Analizzarli attentamente aiuta a prevenire problemi finanziari, a prendere decisioni informate e a garantire una gestione finanziaria solida e sostenibile nel lungo termine.
Gli squilibri economici, finanziari e patrimoniali infatti possono portare l'azienda a uno stato di insolvenza definito come una situazione di impotenza, funzionale e non transitoria, che non permette alla società di soddisfare regolarmente e con mezzi normali le proprie obbligazioni, a seguito del venir meno delle condizioni di liquidità e di credito necessarie all’attività commerciale.
"Analisi degli equilibri: la bussola per il successo finanziario delle aziende !"
Articolo redatto da Francesco Cacchiarelli il 13-09-2016
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DECRETO LEGISLATIVO 12 gennaio 2019, n. 14 Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza
Art. 2. Definizioni
1. Ai fini del presente codice si intende per:
a) «crisi»: lo stato del debitore che rende probabile l'insolvenza e che si manifesta con l'inadeguatezza dei flussi di cassa prospettici a far fronte alle obbligazioni nei successivi dodici mesi;
Francesco Cacchiarelli economista di impresa
Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Viterbo, al numero 084 sezione A, anzianità 1989
Iscritto nel Registro dei Revisori Legali MEF, al numero 103287 sezione A, anzianità 1999
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