È un quadro generale piuttosto negativo quello proposto dalla Nota mensile sull'andamento dell'economica italiana (download .pdf) dell'ISTAT (ottobre 2014).
Sia la situazione internazionale che quella domestica, infatti, versano in condizioni difficili ed in peggioramento.
 
Per quanto concerne il ciclo internazionale, il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha effettuato una revisione al ribasso del prodotto mondiale 2014, dovuta sostanzialmente alla diminuzione della crescita economica dei paesi emergenti e alla continua stagnazione dell'area euro. Lo stesso commercio mondiale in volume ha registrato un nuovo calo di 0,8 punti percentuali.
Emblematico, in riferimento all'area euro, il forte rallentamento dell'economica tedesca, il quale ha contribuito all'indebolimento della moneta europea.
 
Passando al contesto economico italiano, nulla di nuovo dal fronte industriale, dove la produzione è statica a causa del continuo indebolimento della domanda interna. Purtroppo non è di aiuto l'export, che seguita a perdere slancio, anche presso i principali mercato extra UE come Brasile e Russia. Fanno eccezione gli Stati Uniti, dove però ha giocato un ruolo importante l'indebolimento dell'euro nei confronti del dollaro.
Si sottolinea che, sulla base delle ricerche ISTAT, il rallentamento della crescita dell'export è dovuto all'aumento degli ostacoli connessi a fattori burocratici.
 
Naturalmente la situazione è critica anche per le nostre famiglie, le quali vedono logararsi risparmi e potere d'acquisto e che reagiscono con un'ulteriore propensione al risparmio, determinante per la richiamata contrazione della domanda interna.
 
Ed ecco che la spirale si stringe.
L'iniziale situazione di crisi si trasforma in stagnazione, con un calo dei consumi e un crescente clima di sfiducia. La persistente dispersione di posti di lavoro dà inoltre il suo contributo alla definizione di un quadro economico instabile.
A questo punto sembra vitale un intervento a breve termine finalizzato ad aumentare i consumi in modo duraturo, utili a riattivare un sistema economico comunque troppo fragile.
 
Per il medio-lungo termine sarà determinante la riflessione su un rinnovato impianto organizzativo delle risorse che, vale la pena ricordarlo, sono quelle di un paese straordinariamente creativo.
 
"Gli ostacoli non mi fermano. Ogni ostacolo si sottomette alla rigida determinazione. Chi guarda fisso verso le stelle non cambia idea " - Leonardo Da Vinci