Il volume “Io sono cultura - 2016” elaborato da Fondazione Symbola e Unioncamere fa il punto sul Sistema Produttivo Culturale e Creativo italiano del 2015.
Tale sistema - composto dai comparti delle industrie culturali e creative, dal patrimonio storico-artistico, dalle performing arts e arti visive e dalle produzioni creative-driven - ha partecipato nell’ultimo anno solare per il 6,1% alla produzione della ricchezza nazionale, per un valore di 89,7 miliardi di euro. Il contributo dell’apparato culturale e creativo, però, produce anche un “effetto moltiplicatore” sull’intera economia stimato a 1,8. In altre parole, per ogni euro creato dalla filiera culturale, se ne attivano 1,8 in altri settori (in particolare il turismo ed i suoi annessi, con il 37,5% della spesa turistica nazionale attivato dalla cultura).
 
Posta la correttezza del dato, quindi, il gruppo di lavoro Symbola/Unioncamere ha calcolato un contributo complessivo del sistema produttivo culturale e creativo sul valore aggiunto nazionale pari al 17 per cento; un valore assoluto di circa 250 miliari di euro, composto dagli 89,7 miliardi realizzati “in forma diretta” e dai circa 160 miliardi “moltiplicati”.
 
In questi numeri sono racchiusi anche i risultati raggiunti dal Programma della Capitale Europea della Cultura di Matera, realizzato dalla Fondazione di partecipazione Matera-Basilicata 2019.
Il dato in assoluto più rilevante diffuso dall’organizzazione è il +140% di presenze da quando Matera è stato nominata dall’Unione Europea “Capitale europea della Cultura 2019” il 17 ottobre 2014.
In particolare - analizzando la dinamica dei settori - il design, le produzioni creative-driven, la musica ed i videogame registrano importanti miglioramenti di performance.
Ovviamente non può considerarsi casuale il fatto che i comparti che possono essere definiti a “trazione culturale” abbiano maggiormente beneficiato della nomina di Matera a Capitale della Cultura; il solo settore del design, ad esempio, ha aumentato di 10,8 punti percentuali il valore aggiunto in poco più di un anno, aumentando del 13,8% il livello di occupazione.
 
Con questo approccio, valorizzazione del patrimonio e innovazione tecnologica si incontrano nel terreno dello sviluppo economico, portando un beneficio a tutti gli stakeholders, in un progetto che vedrà il suo completamento solo nel 2019. Ciò lascia quindi pensare ad una prospettiva di crescita eccezionale, rendendo il modello-Matera un prototipo per un nuovo modello economico che integra gli indicatori strettamente finanziari a quelli sociali del benessere e del livello culturale.
 
Articolo redatto dal Dott. Riccardo Cerulli - 17/07/2016