Salve ho necessità di una vostra cortese risposta. Sono un disabile e per mettere in evidenza la mia persona mi sto dedicando per segnalare alle diverse aziende le agevolazioni retributive e contributive che ci sono per la mia assunzione.
Potreste darmi delle indicazioni sul tema?


In base a quanto stabilito dalla L. 68/99 le aziende con una determinata dimensione occupazionale sono obbligate ad assumere una percentuale di lavoratori che rientrino in particolari categorie protette come i disabili ed altri soggetti ad essi equiparati, ma nel rispetto di specifiche procedure. Il datore di lavoro ottempera, quindi, ad uno specifico obbligo di legge andando ad assumere lavoratori disabili iscritti previamente in apposite liste. La logica del Legislatore è quella di tutelare categorie svantaggiate di lavoratori per permettere loro di trovare un'occupazione nonostante la disabilità ponendo al contempo un obbligo nei confronti di determinati datori di lavoro. Resta ovviamente salva la possibilità di assumere un disabile anche senza esserne obbligati.
Veri e propri sgravi contributivi collegati al collocamento obbligatorio dei disabili non esistono.
La legge riconosce, però, alcune agevolazioni economiche riconosciute dalle Regioni e dalle Province autonome a coloro i quali procedono all’assunzione di disabili per il tramite di apposite Convenzioni stipulate con le strutture pubbliche competenti. Si tratta, nello specifico, di un contributo per l’assunzione compreso tra il 25% e il 60% del costo salariale per ogni lavoratore disabile, a seconda della gravità della menomazione e quindi al grado di invalidità.
Altra cosa è invece l’assunzione di lavoratori disoccupati da più di 24 mesi; si tratta di una ordinaria assunzione che permette una agevolazione contributiva ai datori di lavoro che assumono un disoccupato concedendo degli sgravi sul costo dei contributi a carico azienda; si tratta, però, di una agevolazione riconosciuta a tutti i lavoratori e non solo ai disabili.


La risposta al presente quesito è stata elaborata dalla Dott.ssa Nicoletta Iannilli – Consulenza del Lavoro