Osservatorio delle Società di Capitali n. 2/2011
 
Spettabile Redazione di Tusciafisco, è vero che nel medioevo il capitale dato a mutuo non produceva interessi? Come sono nate storicamente le borse valori?
È vero quello che dici, curioso lettore di Tusciafisco. Per i mutui vigeva il principio della loro gratuità. C’era infatti il divieto di usura, fondato sul canone evangelico “mutuum date nihil inde sperantes” (Luca 6, 35). Detto canone era posto a garanzia dei contadini (che costituivano il ceto maggioritario nella società medioevale) e che potevano esser costretti a chiedere dei presti nel caso di annate agricole sfortunate. 
Ed è proprio per questo motivo che nella s.p.a. la limitazione della responsabilità dei soci si è affermata solo nel XIX con caratteristiche di generalità.
All’inizio, infatti, per la nascita di una s.p.a. (all’epoca chiamata semplicemente Compagnia) occorreva un provvedimento sovrano, per consentire il privilegio della responsabilità limitata per i finanziatori dell’impresa di commercio lungo le nuove rotte di circumnavigazione dell’Africa o con le Americhe, da poco scoperte.
Per tali spedizioni per le nuove vie marittime, che andavano a sostituire la  antica via della seta (tradizionale percorso terrestre nel medioevo), erano indispensabili ingenti capitali, per l’allestimento delle flotte e l’armamento degli eserciti; ed ai finanziatori dell’impresa per mare non poteva richiedersi alcun sacrificio economico a titolo di responsabilità verso i creditori della società.
Nel 1600 si è costituita in Inghilterra la Compagnia delle Indie orientali, con partecipazione al finanziamento riservata agli aristocratici di Corte e nel 1602 nasceva in Olanda la Compagnia delle Indie orientali, aperta invece ai finanziamenti di tutti i cittadini. Nel 1664 nascevano poi in Francia (con provvedimento di Luigi XIV) le Compagnie delle Indie orientali e la Compagnia delle Indie occidentali (le Americhe).
Attraverso la limitazione della responsabilità al capitale conferito si formavano quindi i presupposti per la libera circolazione delle partecipazioni, per mezzo dei documenti rappresentativi della frazione omogenea di capitale sociale detenuto, le azioni (shares).
Nascevano così (a Londra, ad Amsterdam, etc.) i mercati delle azioni della varie Compagnie.


Quesito redatto il 13.10.2011 dall'Avvocato Emanuele Verghini - Studio Legale Verghini Roma