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La contabilità è un elemento essenziale per monitorare e controllare l'andamento di un'azienda.

La Contabilità generale (Co.Ge.) è un sistema di registrazione sistematica dei fatti amministrativi e gestionali che comportano un scambio con l'esterno (acquisti, pagamenti, vendite, incassi, versamenti ecc. ecc.). E' obbligatoria per legge e per questo deve rispondere a precisi criteri e limitazioni. E' un tipo di contabilità che ha valenza prevalentemente esterna e ha il fine di documentare gli accadimenti, per costruire una traccia informativa dello svolgimento dell’attività dell’impresa e di fornire i numeri per la redazione del bilancio e per la determinazione del carico fiscale. Per questi motivi la contabilità generale è detta anche esterna.

Si fonda sul "piano dei conti per natura" ed è organizzata sulla base di sistematiche scritture contabili eseguite con il metodo della "partita doppia" che prevede che le vicende aziendali siano registrate sotto l'aspetto finanziario e sotto l'aspetto economico patrimoniale facendo funzionare in modo antitetico i vari conti interessati.

Salve, potresti dirmi quanti mesi vale un certificato della CCIAA?

Il certificato della Camera di Commercio è un documento che attesta l’iscrizione nel Registro delle Imprese e la veridicità delle notizie in esso riportate. Il certificato è valido per uso legale, ha validità sei mesi dalla data di rilascio (nel caso in cui non siano intervenute variazioni) e può essere rilasciato alle imprese in regola con il pagamento del diritto annuale.

Esempio di certificati che possono essere richiesti:

  • ORDINARIO: riporta la situazione analitica dell'impresa o soggetto R.E.A. e contiene il numero di iscrizione al Registro Imprese o al R.E.A., la denominazione, il codice fiscale, la sede, la data di costituzione, il capitale sociale, l'oggetto sociale, la descrizione dell´attività, il nome dei titolari di cariche e altri dati;

  • STORICO: contiene i dati del certificato anagrafico con l’aggiunta di tutte le notizie riguardanti le modifiche iscritte dalla data di costituzione;

La legge di bilancio 2018 (L. 205/2017) ha introdotto alcune novità nel regime di tassazione degli utili e delle plusvalenze percepite da persone fisiche, prevedendo l’applicazione della ritenuta a titolo di imposta del 26% anche sui dividendi/sulle plusvalenze da cessione di partecipazioni qualificate e non, prodotti dall'anno 2018.
 
Dal 1° gennaio 2018, in base all’articolo 27, comma 1, D.P.R. 600/1973, "le società e gli enti indicati nelle lettere a) e b) del comma 1 dell’articolo 73 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 (trattasi delle società di capitali ed enti commerciali), operano, con obbligo di rivalsa, una ritenuta del 26 per cento a titolo d’imposta sugli utili in qualunque forma corrisposti, anche nei casi di cui all’articolo 47, comma 7, del predetto testo unico, a persone fisiche residenti in relazione a partecipazioni qualificate e non qualificate".
 
Dal 1° gennaio 2018, quindi gli utili distribuiti ai soci sono tassati nell’anno di percezione con ritenuta a titolo d’imposta del 26% operata dalla società, senza distinguere tra partecipazioni qualificate o non qualificate. E' bene rammentare che la tassazione al 26% si applicherà per gli utili prodotti dal 2018, mentre per gli utili prodotti fino al 2017 opererà una disposizione transitoria. I dividendi non confluiranno più nella dichiarazione dei redditi delle persona fisiche, essendo tassati a titolo definitivo.
 
In presenza di riserve formate con utili la cui distribuzione concorre alla tassazione con percentuali differenti, l’articolo 1, comma 4, D.M. 26.5.2017 stabilisce una presunzione, prevedendo che a partire dalle delibere di distribuzione successive a quella avente ad oggetto l’utile dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2016, agli effetti della tassazione del soggetto partecipante, i dividendi distribuiti si considerano prioritariamente formati con utili prodotti dalla società o ente partecipato fino all’esercizio in corso al 31 dicembre 2007, e poi fino al predetto esercizio in corso al 31 dicembre 2016.
 
Ai fini della tassazione degli utili, rileva quindi il momento dell’effettivo percepimento (c.d. “principio di cassa“), e non quello della mera maturazione, del dividendo; non assume rilevanza a tal fine, la data nella quale è stata deliberata la distribuzione degli utili.
La ritenuta di imposta dovrà essere versata dalla società erogante, entro il 16 del mese successivo al trimestre solare nel quale viene effettuata la distribuzione degli utili:
16/4 per il I° trimestre;
16/7 per il 2° trimestre;
16/10 per il 3° trimestre;
16/01 per il 4° trimestre.
Il versamento avviene a mezzo modello F24, codice tributo 1035 ed indicando, come periodo di riferimento, l’ultimo mese del trimestre.

Si ricorda che il verbale di distribuzione degli utili e delle riserve va registrato entro 30 giorni dalla data del verbale e deve scontare l’imposta di registro nella misura fissa di 200,00 euro da pagare mediante con il modello F24, mediante codice tributo 1550 e dell'imposta di bollo.
 
 
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Certificazione ritenute di acconto CU

Adeguati assetti organizzativi

Attento imprenditore

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La Nuova Sabatini è stata prorogato dal 31 dicembre 2016 fino al 31 dicembre 2018 e dal 02 gennaio 2017 si sono potuto ripresentare le domande dell’agevolazione "Sabatini Ter", ovvero la misura economica per le imprese introdotta dall’articolo 2 del decreto legge n. 63 del 21 giugno 2013, convertito dalla legge n. 98 del 9 agosto 2013 e prorogata con la Legge di Bilancio 2017.

La Nuova Sabatini 2017 prevede la possibilità, per le imprese che presenteranno domanda entro i termini e nelle modalità stabilite, di accedere a finanziamenti a tasso agevolato con copertura statale. L'agevolazione in pratica si sostanzia nella:


- Concessione di finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese, da parte di banche e intermediari finanziari, a valere su un plafond di provvista costituito presso la gestione separata di Cassa depositi e prestiti S.p.a., per investimenti in beni strumentali d’impresa;
- Riconoscimento di un contributo in conto interessi, da parte del MISE, determinato in via convenzionale su un finanziamento della durata di 5 anni e di importo uguale all’investimento effettuato ad un tasso d’interesse annuo pari al 2,75%.

Questo contributo in conto interessi dovrà essere rilevato nella voce C.17 “Interessi ed altri oneri finanziari” se finalizzati alla riduzione di costi di natura finanziaria di competenza, come ad esempio gli interessi passivi su finanziamenti, o nella voce C.16 “Altri proventi finanziari”, se finalizzati alla riduzione di oneri finanziari di esercizi precedenti. Tale contributo deve essere rilevato poi per competenza e non per cassa.

Fiscalmente, il contributo è considerato ricavo secondo il disposto dell’articolo 85, comma 1, lettera h) e non rileva ai fini IRAP.

Le scritture contabili da eseguire in contabilità:

- All’atto dell’acquisto del bene oggetto di finanziamento l'azienda rileverà la relativa fattura come segue:

Diversi                                                                                       a Debiti vs fornitore (SP)

Impianti (SP)

Erario c/Iva (SP)

- All’ottenimento del finanziamento l’azienda rileverà l’incasso del prestito e il debito verso l’istituto per la quota capitale:

Banca c/c (SP)                                                                          a Debiti per mutui bancari (SP)

- All'ottenimento del contributo l’azienda dovrà registrare:

Crediti vs Ente erogatore (SP)                                                 a Contributi in conto interessi (CE)

Quindi:

Banca c/c (SP)                                                                         a Crediti vs Ente erogatore (CE)

 

Come abbiamo detto il contributo dovrà essere rilevato per competenza e non per cassa, si renderà quindi necessario provvedere ogni anno al suo risconto. Al 31 dicembre  di ogni anno sarà necessario quindi fare la seguente scrittura:

Contributi in conto esercizio (CE)                                         a Risconti passivi (SP)

  

Articolo redatto da Francesco Cacchiarelli il 27-02-2017

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Per un approfondimento scarica qui la circolare MISE n. 14063 del 15 febbraio 2017

 

La posizione finanziaria netta PFN

Approccio backward-looking e forward-looking

Gli indicatori della crisi di impresa da monitorare

Il rating advisor per il nuovo rapporto banca impresa

Gli adeguati assetti organizzativi amministrativi e contabili

Controllo di gestione per migliorare i risultati del tuo business

 

Francesco Cacchiarelli economista di impresa

Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Viterbo, al numero 084 sezione A, anzianità 1989

Iscritto nel Registro dei Revisori Legali MEF, al numero 103287 sezione A, anzianità 1999

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Ecco alcuni dei tanti articoli redatti da Francesco Cacchiarelli economista di impresa, commercialista, revisore legale, redattore di contenuti per Tusciafisco:

 

Strategie per ottimizzare il rapporto tra banca e impresa 06/12/2017

La compliance aziendale per gestire meglio l'impresa 10/10/2017

Migliorare il rating bancario: l'importanza e le strategie vincenti per le aziende 28/09/2017

La centralità dei dati nelle scelte aziendali 27/09/2017

Come finanziare un'azienda con il crowdfunding 25/09/2017

La lezione economica dell'Enciclica "Laudato si" di Papa Francesco 22/09/2017

La lezione di Antonio Genovesi per l'economia civile 19/09/2017

La lettura strategica del bilancio d'esercizio 18/09/2017

Il triangolo di DuPont 13/09/2017

Indicatori d’allarme di una crisi d’impresa 10/09/2017

Il controllo di gestione nell'impresa odontotecnica 04/09/2017

Cosa sono le carte di lavoro della revisione 21/08/2017

Perché è importante conoscere il tuo merito creditizio 16/08/2017

Il cuore dei Problemi: Affrontare le sfide con successo 16/08/2017

I giovani professionisti i nuovi proletari 2.0 09/08/2017 

Gli indici di bilancio da evidenziare nel rapporto banca impresa 03/08/2017

L'importanza del risk assessment per le PMI italiane 25/07/2017

Pratici consigli per gli imprenditori per ottimizzare la salute finanziaria delle PMI 20/07/2017

Il budget di tesoreria: cos'è e perché è importante 18/07/2017

Trattamento di fine mandato le scritture contabili 13/07/2017

I principali indici finanziari e di liquidità 06/07/2017

Le riserve di patrimonio netto 29/06/2017

La moneta complementare come soluzione alla crisi di liquidità 26/06/2017

Il DSCR come indice di bancabilità di selezione all'ingresso 19/06/2017

Il budget aziendale per l'impresa vincente 14/06/2017

La significatività per il bilancio nel suo complesso nel processo di revisione legale 26/05/2017

Cessione ramo d'azienda 17/05/2017

Il contratto di rete per l’efficientamento delle risorse umane 15/05/2017

DSO come sbloccare la liquidità congelata nel processo produttivo 11/05/2017

Il servizio del debito detto anche debt service 05/05/2017

Il capitale circolante netto e la salute finanziaria della tua azienda 02/05/2017

Differenze tra il leasing finanziario e il leasing operativo 23/04/2017

Ridurre gli sprechi per aumentare la liquidità aziendale 09/04/2017

Il bilancio d'esercizio e la continuità aziendale 20/03/2017

TDABC Time-Driven Activity-Based Costing per una efficace gestione dei costi 20/03/2017

Come funziona per le società di capitali l'agevolazione ACE 15/03/2017

Differenza tra tesoreria e programmazione finanziaria 11/03/2017

Come aumentare la bancabilità della tua azienda 08/03/2017

Le rilevazioni contabili dell’agevolazione Sabatini ter 27/02/2017

Il rating advisor per il nuovo rapporto banca impresa 15/02/2017

Cos’è il Credit Crunch 05/02/2017

Assurance e Asseverazioni: La fiducia nelle informazioni aziendali 04/02/2017

Srls semplificata vantaggi e svantaggi 30/01/2017

Il Circo delle illusioni contabili: Quando i numeri danzano e i dati latitano 27/01/2017

Rimborso chilometrico all'amministratore di una srl per uso dell'auto privata 26/01/2017

Professione Controller 25/01/2017

La posizione finanziaria netta quale indicatore alternativo di performance 19/01/2017

Controllo di gestione per migliorare i risultati del tuo business 12/01/2017

Il piano di audit risk based per il raggiungimento degli obiettivi aziendali 11/01/2017

Possibili utilizzi della riserva sovrapprezzo quote 04/01/2017

Differenza tra reti soggetto e reti contratto 31/12/2016

Il rendiconto finanziario 30/12/2016

La PEX al 5% per i dividendi percepiti da una srl 27/12/2016

Indicatori finanziari essenziali per PMI oltre ROI e ROE 23/12/2016

Private Equity per le PMI: Vantaggi, svantaggi e schema di processo 06/12/2016

L'analisi di scenario per prendere decisioni migliori 06/12/2016

Guida a un modello di business efficace 06/12/2016

KPI efficaci: il processo da seguire 06/12/2016

Il Budget degli investimenti 22/11/2016

Cos'è il contratto di rete 07/11/2016

L'indicatore di redditivita’ EBITDA 31/10/2016

Equilibrio finanziario nella gestione dell'impresa 28/10/2016

Il rischio di revisione nel processo della revisione legale dei conti 27/10/2016

Evitare perdite con il problem solving metodico 25/10/2016

Redditi da concessione in licenza di un marchio registrato da parte di privati 07/10/2016

Lo Z Score di Altman per la previsione delle insolvenze 15/09/2016

Gli equilibri aziendali 13/09/2016

L'imprenditore secondo Schumpeter: L'agente del cambiamento economico 06/09/2016

Il processo continuo aziendale 31/08/2016

Dove sono finiti i miei soldi ? 21/07/2016

L'importanza del dialogo costante tra impresa e banca 21/07/2016

Specializzazione e aggregazione il binomio vincente per i consulenti aziendali 05/07/2016

L'attribuzione della delega in azienda 29/06/2016

Rent to buy tra imprese la disciplina fiscale 29/06/2016

Cos'è l'EBIT 23/06/2016

La rata del finanziamento del nuovo capannone è sostenibile? 21/06/2016

Il prezzo del non agire: i rischi imprendibili di ignorare la conformità aziendale 21/06/2016

La Guida completa per ottenere Finanziamenti Aziendali con Successo 15/06/2016

Comprendere il ROI e il ROE 15/06/2016

Guida l'impresa come guideresti la tua auto 15/06/2016

L'importanza per l'imprenditore di conoscere il NOPAT aziendale 06/05/2016

Informazioni essenziali e soluzioni concrete per le aziende 24/04/2016

Rete di imprese gli elementi obbligatori del contratto 07/03/2016

Contabilità generale versus contabilità analitica 25/02/2016

La rete di imprese come soluzione efficace al cambiamento 28/01/2016

Il Networking come motore del Business e le Relazioni il collante per renderlo continuativo 02/01/2016

Articolo n.12334 dell'08 gennaio 2018 

 

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La vision dello studio è accompagnare il cliente verso la migliore soluzione (you never walk alone);
La mission è offrire ai nostri clienti le migliori soluzioni di consulenza aziendale grazie a un team di professionisti ed esperti costantemente aggiornati.

Nato a Sutri (VT) il 10 aprile 1963. 

Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Viterbo, al numero 084 sezione A, anzianità 1989

Iscritto nel Registro dei Revisori Legali MEF, al numero 103287 sezione A, anzianità 1999

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Tusciafisco è iscritto al Registro Stampa del Tribunale di Viterbo al n. 4/15 dal 25/02/2015

 

Il bilancio d’esercizio è regolato dagli artt. 2423-2435 bis del Codice Civile e il postulato della continuità aziendale (going concern) è uno dei principi base.

L’art. 2423-bis del Codice Civile rubricato "Principi di redazione del bilancio" dispone infatti che "la valutazione delle voci deve essere fatta secondo prudenza e nella prospettiva della continuazione dell’attività" e la mancanza del requisito in oggetto comporta che il bilancio non possa più essere redatto seguendo i principi di funzionamento, ma adottando i criteri di liquidazione per la valutazione delle attività e passività (capitale di liquidazione), in quanto la finalità perseguita non è più il normale funzionamento, ma la liquidazione del complesso aziendale. Il presupposto della continuità aziendale si manifesta pertanto quando l’impresa è in grado di continuare la propria esistenza operativa per un futuro prevedibile.

Oltre al Codice Civile anche il Principio Contabile Interazionale IAS 1 “Presentazione del Bilancio” prevede che i bilanci devono rappresentare una situazione patrimoniale e finanziaria fedele ed attendibile degli accadimenti aziendali oltre che devono essere redatti sulla base di una valutazione della capacità dell’azienda di poter continuare ad operare come un’entità in funzionamento.

La verifica della possibilità di applicare il principio del "going concern", così come fatto dalla direzione dell’impresa, spetta anche al revisore legale. Il Principio di Revisione n. 570 disciplina infatti le modalità operative che ogni professionista revisore deve applicare nello svolgimento del suo compito di “controllore” dell’attività aziendale oltre che di “garante” verso i terzi, con particolare riferimento all’analisi di un arco temporale individuato nei dodici mesi successivi all’atto della verifica.

Nella redazione della Nota Integrativa bisognerà anche evidenziare nel paragrafo “Fatti di rilievo verificatisi nel corso dell’esercizio in approvazione e/o in quello successivo” tutti quegli elementi di criticità che sono sorti nell’esercizio in approvazione o che potrebbero sorgere durante l’esercizio immediatamente successivo che possono incidere sulla continuità aziendale e che dovranno rese note ai terzi.

Importanza di una valutazione accurata della continuità aziendale nel bilancio d'esercizio:
La corretta valutazione della continuità aziendale nel bilancio d'esercizio è fondamentale per una gestione consapevole e per prendere decisioni informate. Ecco perché è importante:

Identificare potenziali rischi e vulnerabilità: Analizzare la continuità aziendale nel bilancio d'esercizio consente di identificare potenziali rischi e vulnerabilità che potrebbero minacciare la sopravvivenza a lungo termine dell'azienda. Ciò consente di adottare misure preventive e strategie di gestione del rischio per mitigare tali minacce.

Supportare la pianificazione e la gestione finanziaria: Una valutazione accurata della continuità aziendale nel bilancio d'esercizio fornisce una base solida per la pianificazione e la gestione finanziaria. Aiuta a determinare la necessità di risorse finanziarie aggiuntive, come finanziamenti o investimenti, per sostenere l'attività aziendale nel tempo e garantire la continuità.

Fornire trasparenza agli investitori e agli stakeholder: Gli investitori e gli stakeholder esterni si affidano al bilancio d'esercizio per comprendere la situazione finanziaria e la capacità di continuità dell'azienda. Una valutazione accurata della continuità aziendale nel bilancio d'esercizio fornisce una maggiore trasparenza e fiducia nel processo decisionale.

 

Il bilancio d'esercizio è uno strumento chiave per valutare la situazione finanziaria di un'azienda, ma la sua rilevanza va oltre i numeri presentati. La valutazione accurata della continuità aziendale nel bilancio d'esercizio è essenziale per comprendere la capacità dell'azienda di sostenere le proprie attività nel lungo termine. Questo richiede un'analisi attenta di indicatori come liquidità, solvibilità, redditività, impegni e rischi contingenti, nonché previsioni finanziarie realistiche. Una corretta valutazione della continuità aziendale nel bilancio d'esercizio supporta una gestione consapevole, decisioni informate e la fiducia degli investitori e degli stakeholder nella salute finanziaria dell'azienda.

 

Articolo redatto da Francesco Cacchiarelli il 20-03-2017 09:11:02

 

 

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Perché a volte gli imprenditori sottovalutano i segnali delle crisi aziendali

Una visita alla ricerca di soluzioni: Analisi delle principali criticità aziendali

Relazione finale del visto di conformità dell’informativa finanziaria aziendale 

 

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Francesco Cacchiarelli, economista di impresa, iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Viterbo, al numero 084 sezione A, anzianità 1989, iscritto nel Registro dei Revisori Legali MEF, al numero 103287 sezione A, anzianità 1999
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