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Fonte: Unioncamere, aggiornato al 23/5/2012
 
La gestione dei condomìni oggigiorno non è semplice. Oltre alle tradizionali problematiche connesse alla ricerca di accordi tra i proprietari della cosa comune, occorre tener conto di normative tecniche sempre più complesse che riguardano la manutenzione degli stabili, degli impianti di riscaldamento, degli ascensori ecc. Per di più, secondo la giurisprudenza, il condominio, nei suoi rapporti contrattuali con le imprese, va considerato alla stregua di un consumatore e gode quindi delle garanzie approntate dal Codice del consumo. In tale contesto uno strumento contrattuale equilibrato posto alla base dei rapporti tra il condominio e i suoi interlocutori imprenditoriali può assumere un ruolo decisivo per il buon andamento di questo mercato e, più in generale, per il bene collettivo di imprese, condòmini e inquilini. Ne derivano vantaggi anche per la qualità dei lavori poiché il contratto rappresenta anche uno strumento capace di fornire alle imprese del settore un quadro certo di riferimento rispettoso delle varie normative.
La Camera di Commercio di Roma ha quindi elaborato sei diversi schemi contrattuali dedicati alle tematiche condominiali. Tre di questi sono dedicati alla manutenzione degli impianti termici e di quelli elettrici. La stesura di tali documenti ha potuto beneficiare della collaborazione dei soggetti ad essi interessati, ossia imprese, consumatori e amministratori di condominio, presenti, con le loro associazioni, in sede di apposite audizioni dedicate alla raccolta di suggerimenti e richieste nei confronti dell’apposita Commissione di giuristi incaricata di redigere i testi. Inoltre, i contratti sono stati elaborati sulla base di normative valide in tutta Italia senza alcuna distinzione (ad es. la normativa tecnica sugli impianti termici) e spesso anche di derivazione europea (il Codice del consumo). Si è cercato, quindi, di avere dei punti di riferimento nazionali, al di là del fatto che il lavoro sia stato svolto presso una Camera di Commercio, anche nella prospettiva di una validazione estesa all’intero sistema camerale.