Il Collegio sindacale (Il Sindaco unico)

Note:
1 CNDCEC, Norme di comportamento del collegio sindacale di società non quotate, 20 dicembre 2023.
2 A titolo d’esempio, il fatto non era tale da provocare danni immediati alla società, ai soci e ai terzi; il fatto è intervenuto poche settimane prima la convocazione dell’assemblea; è stato sostituito il presidente del cda.
3 Cfr. art. 3, co. 3 e 4, d.lgs. 12 gennaio 2019, n. 14.
4 Cfr. CNDCEC, Norme di comportamento del collegio sindacale di società non quotate, 20 dicembre 2023, Norma 11.5.
5 Nella costante valutazione dell’andamento della società, andranno indicate nella relazione eventuali iniziative intraprese dall’organo di controllo qualora le notizie fornite da banche o intermediari finanziari, ai sensi e per gli effetti dell’art. 25-decies d.lgs. 12 gennaio 2019, n. 14, possano rappresentare indicatori per valutare sia la qualità del merito creditizio della società, sia il deterioramento del quadro di disponibilità finanziaria, sia la sostenibilità degli impegni assunti e delle iniziative intraprese dalla società medesima.
6 E’ doveroso segnalare come, nelle circostanze in cui si verifichino i presupposti di riduzione del capitale al di sotto del limite legale (artt. 2447 o 2482-ter c.c.), gli adempimenti in ordine alla relazione degli amministratori sulla situazione patrimoniale e alle osservazioni del Collegio sindacale ex art. 2446 c.c. o ex art. 2482-bis c.c. restano immutati. Le osservazioni del Collegio sindacale – o del Sindaco unico – devono necessariamente prendere atto delle determinazioni cui è pervenuto l’organo di amministrazione e valutare che i contenuti della relazione di quest’ultimo siano soddisfacenti rispetto alla corretta individuazione delle perdite e dei provvedimenti da adottare nel tentativo di recupero della continuità aziendale, in aderenza ai contenuti della vigilanza esercitata sull’osservanza della legge e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione. Giova osservare che le osservazioni del Collegio sindacale – o del Sindaco unico – devono essere depositate presso la sede sociale durante gli otto giorni che precedono l’assemblea della società e che, in sede di approvazione del bilancio, laddove ritenute di interesse per gli stakeholder, le stesse possono essere allegate quali complemento della stessa relazione.
7 In merito a ulteriori situazioni che, se verificatesi, devono essere trascritte nella relazione dei sindaci si evidenziano, tra l’altro:
•eventuali impugnative di delibere del comitato esecutivo, del cda (ex art. 2388 c.c.), dell’assemblea (ex artt. 2377 c.c. - 2379 e 2479-ter c.c.) e il loro eventuale esito giudiziale;
•eventuali situazioni in cui, a seguito della cessazione dell’intero cda il Collegio sindacale ha esercitato funzioni vicarie, indicando il periodo in cui tale funzione è stata espletata (art. 2386, co. 5);
•eventuali istanze al tribunale per intervenute cause di liquidazione, non accertate dagli amministratori (ex art. 2485, co. 2 c.c.);
•eventuali frodi o sospetti di frodi;
•decesso o incapacità di agire, nelle società unipersonali del socio unico, o dell’amministratore socio unico;
•intervenuti mutamenti di cariche sociali, deleghe e funzioni all'interno del cda (es. modifiche e sostituzione del presidente, del vicepresidente, dell'amministratore delegato, dei componenti del comitato esecutivo);
•provvedimenti rilevanti, secondo una professionale valutazione del Collegio sindacale, dell’autorità giudiziaria o amministrativa nei confronti della società.
8 Si segnala la necessità di coordinare quanto previsto nel primo periodo del par. 2 con le indicazioni fornite nel par. 3, con riferimento alle differenti ipotesi di giudizio che, eventualmente, il revisore legale potrebbe aver espresso.
9 È doveroso osservare come, nonostante l’art. 2429, co. 2, richiami l’art. 2423, co. 4, c.c., la deroga è quella disciplinata dall’art. 2423, co. 5, c.c., poiché, a seguito delle modifiche apportate a opera del d.lgs. n. 139/2015, non risulta effettuato alcun coordinamento tra le due disposizioni. Il d.lgs. n. 139/2015, come è noto, ha inserito un nuovo co. 4 nell’ambito dell’art. 2423 c.c., elevando a criterio generale di redazione del bilancio il principio di rilevanza e, conseguentemente, spostando la deroga per casi eccezionali al co. 5.
10 L’art. 6 d.l. 8 aprile 2020, n. 23 dispone che: “1. Per le perdite emerse nell'esercizio in corso alla data del 31 dicembre 2022 non si applicano gli articoli 2446, secondo e terzo comma, 2447, 2482-bis, quarto, quinto e sesto comma, e 2482-ter del codice civile e non opera la causa di scioglimento della società per riduzione o perdita del capitale sociale di cui agli articoli 2484, primo comma, numero 4), e 2545-duodecies del codice civile.
2. Il termine entro il quale la perdita deve risultare diminuita a meno di un terzo stabilito dagli articoli 2446, secondo comma, e 2482-bis, quarto comma, del codice civile, è posticipato al quinto esercizio successivo; l'assemblea che approva il bilancio di tale esercizio deve ridurre il capitale in proporzione delle perdite accertate.
3. Nelle ipotesi previste dagli articoli 2447 o 2482-ter del codice civile l'assemblea convocata senza indugio dagli amministratori, in alternativa all'immediata riduzione del capitale e al contemporaneo aumento del medesimo a una cifra non inferiore al minimo legale, può deliberare di rinviare tali decisioni alla chiusura dell'esercizio di cui al comma 2. L'assemblea che approva il bilancio di tale esercizio deve procedere alle deliberazioni di cui agli articoli 2447 o 2482-ter del codice civile. Fino alla data di tale assemblea non opera la causa di scioglimento della società per riduzione o perdita del capitale sociale di cui agli articoli 2484, primo comma, numero 4), e 2545-duodecies del codice civile.
4. Le perdite di cui ai commi da 1 a 3 devono essere distintamente indicate nella nota integrativa con specificazione, in appositi prospetti, della loro origine nonché delle movimentazioni intervenute nell'esercizio”.
Come è noto, la disposizione è stata oggetto di reiterati interventi di modifica. L’art. 3, co. 9, d.l. 20 dicembre 2022, n. 198, convertito dalla legge 24 febbraio 2013, n. 14, ha sostituito le parole “31 dicembre 2021” con le parole “31 dicembre 2022”; l’art. 3, comma 1-ter, del d.l. 30 dicembre 2021, n. 228, convertito con modificazioni dalla legge 25 febbraio 2022, n. 15 ha sostituito le (originarie) parole ”31 dicembre 2020” con le parole “31 dicembre 2021”.