Il 10 maggio 2016 il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) - tramite il Dipartimento delle Finanze - ha diffuso il consueto Osservatorio sulle partite IVA, relativo ai dati raccolti nel mese di marzo.
 
Dalla lettura del documento, si possono trarre alcuni spunti importanti.
Nonostante un calo di 2,7 punti percentuali, infatti, il valore assoluto di aperture di partite IVA rimane piuttosto alto (51.009 nuove posizioni), con la consolidata prevalenza delle persone fisiche (71,6%) nella distribuzione per natura giuridica; solo il 27,7% complessivamente per le società: rispettivamente 22,4% per le società di capitali e 5,3% per le società di persone (il mancante 0,6% è coperto da "non residenti" e "altre forme giuridiche").
Riprendendo il calo di avviamenti sopra accennato, si evidenzia il -19% rispetto a marzo 2015 delle aperture di società di persone, a conferma dello scarso appeal di questa forma giuridica dell'ordinamento italiano.
 
Un altro dato rilevante: quasi un quinto di coloro che hanno aperto una partita IVA a marzo 2016 risulta nato all'estero. Un tema, quello dell'imprenditorialità di "stranieri" in Italia, dove si può osservare un trend costante di crescita, ovviamente correlato ai flussi migratori in entrata nel nostro Paese.
 
Il documento del MEF mostra anche una fotografia dei cambiamenti in atto a livello di settori produttivi. Si sta delineando, infatti, una differente adesione dei neo imprenditori ai settori classici; da una parte alcuni comparti vengono rimpinguati dalle nuove leve (tra marzo 2015 e marzo 2016, +11,1% attività professionali, +8,9% istruzione, +6% agricoltura) mentre - dall'altra parte - si segnalano importanti cali di avviamenti nelle attività manifatturiere (-10%) e nel noleggio/servizi alle imprese (-9,3%).
Eclatante in questo senso il caso del commercio, che pur continuando a registrare il maggior numero di partite IVA in valore assoluto (il 22,4% del totale), perde 9,6 punti percentuali rispetto ad un anno fa.
 
Dal lato soggettivo, il 46,5% degli avviamenti si riferisce a persone con età non superiore ai 35 anni (34,6% per la fascia 36/50 anni), le quali principalmente si avvalgono del regime fiscale agevolato c.d. Forfetario - particolarmente apprezzato all'indomani delle correzioni favorevoli ai contribuenti introdotte dalla legge di stabilità 2016 - arrivando addirittura a 17.653 nuove unità nel mese di marzo (34,6% del totale), con un sensibile aumento del 18,3% rispetto allo stesso periodo del 2015.
 
Infine, ogni 100 nuove partite IVA, 43,2 sono collocate al Nord Italia, 34,2 tra Sud ed Isole e solo 22,4 al Centro. Un contribuito eccezionalmente forte al Mezzogiorno è stato fornito dal Molise con un +40% di nuove attività rispetto a marzo 2015, mentre il Nord vede i suoi campioni nelle Province autonome di Trento e Bolzano, con incrementi rispettivamente del 32,2 e Edil 13,7 per cento.
 
Articolo redatto dal Dott. Riccardo Cerulli - 30/05/2016