Nel panorama della riforma fiscale italiana, la Legge 9 agosto 2023, n. 111, conosciuta come "Delega al Governo per la riforma fiscale", ha introdotto una rivoluzione nel modo in cui vengono affrontati i controlli fiscali nel paese. Al centro di questa trasformazione si trova il Regime di Adempimento Collaborativo, un innovativo approccio che mira a promuovere la collaborazione preventiva tra contribuenti e autorità fiscali.

1. Legge 111/2023: Una svolta significativa
La Legge n. 111/2023 rappresenta il fondamento del nuovo Regime di Adempimento Collaborativo. Questo strumento segna una svolta significativa nei tradizionali meccanismi di controllo fiscale, aprendo la strada a un approccio più collaborativo e trasparente.

2. Soggetti interessati:
Il Regime è riservato a contribuenti con un considerevole volume di affari o ricavi. La soglia di accesso varia nel tempo, con importi iniziali non inferiori a 750 milioni di euro a partire dal 2024. Questa restrizione dimensionale riflette la volontà di coinvolgere attivamente i grandi contribuenti nell'adozione di pratiche fiscali collaborative.

- A decorrere dal 2024 non inferiore a 750 milioni di euro;
- A decorrere dal 2026 non inferiore a 500 milioni di euro;
- A decorrere dal 2028 non inferiore a 100 milioni di euro.

3. Vantaggi del regime di adempimento collaborativo: Una collaborazione preventiva
L'adesione al Regime offre vantaggi sostanziali. La collaborazione costante e preventiva tra contribuenti e autorità fiscali diventa la chiave per valutare congiuntamente le situazioni a rischio fiscale. Questo approccio non solo aumenta il livello di certezza su questioni fiscali rilevanti ma consente anche ai contribuenti di gestire proattivamente le situazioni di incertezza attraverso un dialogo anticipato, compresa la possibilità di anticipare il controllo.

4. Novità del regime: Un cambiamento culturale e professionale
Cambiamento culturale: La riforma porta con sé un cambiamento culturale significativo, spostandosi da un approccio repressivo-punitivo a uno preventivo-collaborativo. Questo segnala una nuova era nella lotta all'evasione fiscale.
Limitazione controlli ex-post: La limitazione delle attività di controllo ex-post favorisce una valutazione concordata del reddito da dichiarare nel biennio successivo attraverso un dialogo preventivo con l'autorità fiscale.
Ruolo dei commercialisti: La riforma assegna ai commercialisti un ruolo centrale in questo nuovo contesto, sottolineando la necessità di un linguaggio comune e di una formazione continua per affrontare con successo il cambiamento.
Potenziamento del regime: Il Decreto Legislativo n. 221/2023 potenzia ulteriormente il Regime, accelerando la riduzione della soglia di accesso, aprendolo a società di gruppo e introducendo nuove forme di contraddittorio a favore dei contribuenti.


Complessivamente, il Regime di Adempimento Collaborativo rappresenta un nuovo paradigma fiscale italiano, promuovendo la collaborazione, la trasparenza reciproca e un approccio preventivo ai controlli fiscali. Questa riforma segna un passo importante verso un sistema fiscale più equo, efficiente e in linea con le esigenze dei contribuenti e dell'amministrazione fiscale.

 

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