Scaduto il 16 giugno il termine per pagare l’acconto della Tasi e dell’IMU è ancora possibile versare tali imposte dopo le scadenze, usufruendo del ravvedimento operoso che è lo strumento con il quale i contribuenti possono spontaneamente regolarizzare le “violazioni” tributarie con il versamento di sanzioni ridotte.
Queste le tipologie di ravvedimento possibili:

 

Ravvedimento sprint
Che prevede la possibilità di pagare IMU e TASI in ritardo corrispondendo l'imposta dovuta entro 14 giorni dalla scadenza con una sanzione dello 0,2% giornaliero del valore dell'imposta più interessi giornalieri. Ad esempio, se si perfeziona il ravvedimento il 21 giugno 2015 (il quinto giorno successivo all'omesso versamento) la sanzione applicabile sarà dell’ 1% (0,2% x 5).

 

Ravvedimento breve
Utilizzabile dal 15esimo al 30esimo giorno di ritardo e che contempla una sanzione fissa del 3% dell'importo da versare oltre interessi. Il ravvedimento breve quindi, per IMU e TASI 2015 vale dal’1 al 15 luglio con la sanzione fissa dal 3%.  

 

Ravvedimento medio

Che si applica dal 31° giorno di ritardo fino al 90° giorno, e prevede una sanzione fissa del 3,33% dell'importo da versare più gli interessi .

Ravvedimento lungo
Se il pagamento viene effettuato oltre i 90 giorni, ma comunque entro il termine per la presentazione della dichiarazione relativa all'anno nel corso del quale è stata commessa la violazione ovvero, quando non è prevista dichiarazione periodica, entro un anno dall’omissione o dall’errore, si dovrà pagare l'importo del tributo a cui si dovrà applicare la sanzione fissa del 3,75% e interessi pari al tasso legale con maturazione giorno per giorno.

 

Calcolo degli interessi
Sull’importo da pagare (tributo da regolarizzare) maturano, quindi, gli interessi legali, secondo il tasso vigente (attualmente pari all’0,5% annuo), calcolati giorno per giorno, secondo il calendario civile, dal giorno successivo alla data di scadenza fino alla data del pagamento usando la seguente formula:
Tributo da regolarizzare x (tasso di interesse legale/100) x (n°giorni/365)

 

Esempio di calcolo dell’importo da pagare con il ravvedimento lungo
Consideriamo un acconto IMU pari ad euro 1.000,00. Se decido di pagarlo dopo 167 giorni il nuovo importo da versare sarà:

 

Sanzione ridotta /1000 x 3,75/100) uguale ad euro 37,50.
Calcolo gli interessi secondo la formula:
Importo da pagare x (tasso legale/100) x (n° giorni/365)
(1.000 x 0,5% x 167) diviso 365 uguale  = euro 2,29

 

Totale da pagare (tributo da regolarizzare + sanzione + interessi) uguale ad euro 1040,00 (arrotondato)
In quesot caso la sanzione e gli interessi sono versati unitamente all'imposta dovuta utilizzando solo il codice tributo dell’imposta, con il modello F24 in cui si dovrà essere barrare l’apposita casella “Ravv.”. Nello spazio “Anno di riferimento” deve essere indicato l’anno d’imposta cui si riferisce il pagamento, per quest’anno 2015.


Articolo redatto da Francesco Cacchiarelli 18-06-2015