Ai redditi derivanti dalla concessione in uso di un marchio regolarmente registrato da parte di una persone fisica non titolare di partita IVA (che non svolge quindi attività di impresa o di lavoro autonomo) nei confronti di una società a fronte della corresponsione di corrispettivi specifici (royalty) non si sa bene che tipo di trattamento fiscale applicare.

Se si aderisce all’interpretazione dell’Agenzia delle Entrate i redditi percepiti (criterio di cassa) derivanti dalla concessione in licenza di un marchio correttamente registrato da parte di una persona fisica (operante al di fuori della professione o dell’attività di impresa) sono tassabili in quanto riconducibili alla categoria dei redditi diversi di cui all’art.67 lettera l) del Testo unico imposte sul reddito da dichiarare nel quadro RL.

Nell'attuale vuoto normativo esiste però una parte della dottrina che sostiene la tesi della non tassabilità dei redditi derivanti dalla concessione in esclusiva del marchio da parte di una persona fisica non titolare di partita IVA.

Sulle royalty così percepite non si applica comunque l’IVA e non sono dovuti contributi INPS.

Articolo redatto da Francesco Cacchiarelli il 07-10-2016

Marchi e pianificazione fiscale, regime fiscale royalties marchio persona fisica, registrazione marchio.

 

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Francesco Cacchiarelli economista di impresa

Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Viterbo, al numero 084 sezione A, anzianità 1989

Iscritto nel Registro dei Revisori Legali MEF, al numero 103287 sezione A, anzianità 1999

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