Oggetto: Chiarimenti sulle modifiche alla disciplina del Patent Box - Articolo 6 del decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146
Software protetto da copyright 4.1.1 pagina 28 Circolare n. 5/E 2023
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L'economia italiana si avvia ad evitare la recessione anche nel 1° trimestre del 2023. Nelle previsioni dei diversi analisti per il 2023, il PIL italiano va meglio dell’atteso. Il prezzo dell’energia è sceso, quello dei metalli risale, ma c’è meno inflazione e quindi si intravede la svolta per i tassi. L’Italia si dimostra molto resiliente, con l’industria che migliora, anche se non le costruzioni, e i servizi in crescita. Tengono i consumi delle famiglie, gli investimenti sono in ripresa, ci sono più occupati ma anche più scarsità di manodopera. L’export è in frenata, tra un’Eurozona con una ripresa diseguale e gli USA in cui la crescita è senza industria.
L’economia italiana e internazionale in breve
Italia resiliente. Il ribasso del prezzo dell’energia da fine 2022, che rimane comunque ben al di sopra dei livelli di due anni fa, sta favorendo la riduzione dell’inflazione in Italia e Europa (seppur su valori ancora elevati) e questo lascia intravedere la fine del rialzo dei tassi entro il 2023 (non prima di un altro paio di aumenti). La fiducia risale, i servizi restano in crescita sostenuti dalla tenuta dei consumi, mentre industria e investimenti reggono a fatica i maggiori costi di credito e commodity.
Energia giù, metalli su. Il prezzo del gas resta relativamente basso a febbraio (56 euro/mwh in media), ben sotto i livelli registrati in tutto il corso del 2022 (ma era a 14 euro nel 2019). Anche il prezzo del petrolio sembra essersi stabilizzato (83 dollari al barile), su valori poco superiori a quelli pre-crisi (64 dollari). Viceversa, rincarano a inizio 2023 le commodity non-energy (+3,4% da ottobre), soprattutto i metalli (+16,8%), mentre i prezzi alimentari continuano a scendere (-1,2%).
Meno inflazione. L’inflazione italiana continua a calare (+10,1% a gennaio, +11,8% a ottobre), grazie alla minor variazione annua dei prezzi energetici (+43,1%, da +71,1%); ma la dinamica al netto di energia e alimentari è in salita (+4,6% da +4,2%), per la trasmissione dei rincari passati (energia) agli altri beni.
Tassi: si intravede la svolta. A dicembre il costo del credito per le imprese italiane è salito ancora: 3,55%, da 1,18% a fine 2021. La quota di imprese industriali che ottiene credito solo a condizioni più onerose è cresciuta al 42,9% (da 7,3%). La stretta segue il rialzo del tasso ufficiale BCE, portato al 3,00% a febbraio e annunciato a 3,50% a marzo; poi secondo i future potrebbe esserci un ultimo ritocco nel 2023 e infine lo stop; il BTP a febbraio si è stabilizzato al 4,04%, poco sotto i picchi (era a 0,97%).
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Codice Ateco 74.90.99 Altre attività professionali n.c.a.
- attività di intermediazione aziendale, ad esempio per la compravendita di piccole e medie imprese, inclusi gli studi professionali (sono escluse le attività di intermediazione immobiliare e assicurativo)
- attività di intermediazione per l'acquisto e la vendita di licenze d'uso
- attività peritali non inerenti al settore immobiliare o assicurativo (per antiquariato, gioielleria eccetera)
- attività dei periti calligrafici, sommelier eccetera
- agenzie finalizzate alla ricerca di acquirenti tra gli editori, produttori eccetera per i libri, le opere teatrali, le opere d'arte, le fotografie eccetera dei propri clienti
- servizi di gestione dei diritti d'autore e loro ricavi
- gestione dei diritti connessi alla proprietà industriale: licenze eccetera
- attività degli archeologi
- attività di informazione scientifica di prodotti farmaceutici (ad esempio, farmaci)
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Influencer codice Ateco 73.11.02 - Un altro codice che raggruppa attività svolte dagli influencer è anche il 74.90.99 – Altre attività professionali nca
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Per conoscere quali debiti rientrano nella definizione agevolata rottamazione quater 2023, puoi richiedere il tuo Prospetto informativo nell'area riservata o tramite il form in area pubblica.
Il prospetto informativo dei carichi definibili indica i debiti che rientrano nell’ambito applicativo della Definizione agevolata introdotta dalla Legge n. 197/2022 (definizione agevolata delle cartelle relativa ai carichi affidati all’Agente della riscossione nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022, inclusi quelli contenuti in cartelle non ancora notificate o interessati da provvedimenti di rateizzazione o di sospensione).
Il documento contiene l’elenco delle cartelle di pagamento, avvisi di accertamento e di addebito che possono essere “definiti” e l’importo dovuto aderendo all’agevolazione sul sito Intenet dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
Hai a disposizione due modalità alternative per richiedere il Prospetto informativo.
On-line in area riservata
Richiedi il Prospetto informativo direttamente dall’area riservata con le credenziali SPID, CIE e Carta Nazionale dei Servizi. Ricorda di inserire l’indirizzo e-mail per ricevere il Prospetto.
Inviata la richiesta, entro le successive 24 ore, il contribuente riceverà all’indirizzo mail indicato un prospetto informativo contente l’elenco delle carte/avvisi definibili, per cui sarà in grado di individuare tutti i ruoli potenzialmente rottamabili ovvero quelli consegnati entro il 30 giugno 2022 distinguendoli così da quelli non definibili.
On-line in area pubblica
Il contribuente riceverà così un prospetto con l’elenco dei carichi definibili potendo conoscere per tempo anche gli importi da versare per perfezionare l’adesione.
E' stata poi confermata la possibilità di non limitarsi alla presentazione di un’unica istanza di rottamazione, ma di presentarne più d’una, in modo da avere altrettanti piani di liquidazione con vantaggi in capo ai contribuenti.
Se sei un imprenditore e ti chiedi perché la tua azienda fa fatturato (o addirittura utili) ma alla fine dell’anno non rimangono soldi sul conto, la soluzione NON è andare in banca ed incrementare il tuo debito.
Spesso ci interfacciamo con imprenditori che si rivolgono a noi per richiedere un finanziamento in banca, ma che in realtà riuscirebbero ad incrementare la liquidità di cui hanno bisogno semplicemente lavorando sui processi della loro azienda!
Per questo motivo abbiamo deciso di realizzare una guida gratuita dove presentiamo 8 strategie pratiche per incrementare la liquidità aziendale SENZA ricorrere al sistema bancario tradizionale (Strategie ignorate dal 90% degli imprenditori).
Se vuoi scaricarla e leggerla anche tu, clicca qui
Tregua fiscale 2023:
Definizione agevolata degli avvisi bonari art. 1 commi da 153 a 159 Legge Bilancio 2023
Stralcio automatico debiti tributari fino a mille euro edizione 2023
Sanatoria irregolarità formali 2023 legge bilancio 2023
Ravvedimento operoso speciale
Francesco Cacchiarelli economista di impresa
Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Viterbo, al numero 084 sezione A, anzianità 1989
Iscritto nel Registro dei Revisori Legali MEF, al numero 103287 sezione A, anzianità 1999
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L’invoice trading è un innovativo metodo di finanziamento alternativo rispetto al canale bancario e consiste nello scambio di fatture, in genere tramite portali web.
L’azienda carica direttamente sul portale le fatture che vuole cedere, mettendole a disposizione di chi vuole investire liquidità per “acquistare” queste fatture.
La maggioranza delle piattaforme di invoice trading utilizza la forma del pro soluto. In questo modo l’azienda che cede il credito si libera del rischio finanziario, di fatto incassa quella fattura a tutti gli effetti.
Gli attori coinvolti in questa operazione sono quindi:
L'azienda detta cedente che sceglie quali fatture cedere;
L'investitore o cessionario che si aggiudica le fatture tramite un’asta e anticipa il loro saldo al netto della sua remunerazione;
La piattaforma digitale specializzata nell’offerta di questo tipo di servizio.
Normativa di riferimento
L'invoice trading è regolamentato dalla normativa sulla cessione dei crediti che vengono disciplinati negli articoli 1260 e seguenti del Codice Civile.
La differenza tra invoice trading e anticipo fatture. Nell’anticipo fatture, la banca valuta il merito creditizio dell’azienda cliente, quella che emette la fattura; mentre l’invoice trading pro soluto valuta la solidità del debitore, cioè dell’azienda che deve pagare la fattura.
I principali vantaggi che offre questa modalità di finanziamento alternativo sono:
-ottenimento di liquidità pressoché immediata senza la necessità di sottoscrivere finanziamenti;
-costi potenzialmente inferiori rispetto a quelli da corrispondere per ottenere un finanziamento tradizionale. Quelli da tenere in considerazione sono i costi della piattaforma e una commissione a remunerazione degli investitori (1%-2% del valore della fattura);
-aumento del cash flow generato dalla smobilitazione dei crediti;
-nessuna segnalazione alla Centrale Rischi della Banca D'Italia;
-flessibilità, il cedente può scegliere in autonomia quante e quali fatture cedere.
-le fatture cedute non sono più iscritte in bilancio come credito, ma diventano liquidità di cassa.
Si fallisce per cassa non per competenza !
GUIDA PRATICA GRATUITA
8 strategie pratiche per INCREMENTARE la liquidità aziendale SENZA ricorrere alle banche
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Francesco Cacchiarelli economista di impresa e business partner
Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Viterbo, al numero 084 sezione A, anzianità 1989
Iscritto nel Registro dei Revisori Legali MEF, al numero 103287 sezione A, anzianità 1999
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La scorsa settimana mi chiama il mio amico Paolo, titolare di una florida impresa, e mi dice:
“Francesco, credo di avere un problema di costi al servizio degli affidamenti. L’aumento dei tassi, il protrarsi della crisi, la difficoltà di trasferire l’aumento dei prezzi dei materiali sull’acquirente finale ha comportato, fra l’altro, un peggioramento del rating bancario del merito creditizio della mia impresa: avresti qualche soluzione da propormi?”
Chiamo il mio amico Eduardo, Consulente Finanziario di Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking, e gli espongo il problema.
Eduardo mi dice: “Si, Francesco, credo di avere una soluzione!” e decidiamo di andare insieme a trovare Paolo.
La prima cosa che ci facciamo dare sono le condizioni applicate dalla banca ai fidi. Ci troviamo di fronte ad un fido per elasticità di cassa di € 1 milione, interamente garantito da disponibilità liquide del titolare, investite in vario modo.
Mentre ci fornisce i documenti relativi alle condizioni applicate, Paolo ci spiega che ha rapporti con l’attuale banca da tanti anni e che è assolutamente convinto che il trattamento a lui riservato sia molto conveniente e, a riprova di ciò che afferma, dichiara, con una certa soddisfazione, che lo spread sull’Euribor che gli viene applicato è il migliore possibile per il rating previsto per la categoria della sua azienda, 4%, ma che, purtroppo, è in via di revisione in aumento in quanto stanno rivedendo proprio il rating bancario.
Esaminando la documentazione facciamo notare a Paolo alcune cose:
1) E’ prevista una commissione di messa a disposizione dei fondi, pari allo 0,50% trimestrale sull’accordato (in sostanza il 2% di 1 mio di Euro: € 20.000,00);
2) Sono previste spese di istruttoria e/o rinnovo pratica per € 5.000,00 all’anno;
3) E’ previsto un tasso oltre fido, decisamente più alto di quello previsto per il fido, che, però, viene calcolato su tutto l’importo (fido + sconfino);
4 )L’addebito degli interessi è trimestrale;
5) Lo scarto applicato sulla garanzia è del 30%
Leggi tutto: Risparmiare sul costo del credito è possibile,...
Resi noti dall’Inps gli importi dei contributi previdenziali dovuti da artigiani e commercianti per l'anno 2023.
2. Contribuzione IVS sul minimale di reddito
L’ISTAT ha comunicato, nella misura del +8,1%, la variazione percentuale verificatasi nell’indice dei prezzi al consumo, per le famiglie di operai e impiegati, tra il periodo gennaio 2021-dicembre 2021 e il periodo gennaio 2022-dicembre 2022.
Conseguentemente, per l'anno 2023, il reddito minimo annuo da prendere in considerazione ai fini del calcolo del contributo IVS dovuto dagli artigiani e dagli esercenti attività commerciali è pari a € 17.504,00.
Tale valore è stato ottenuto, in base alle disposizioni contenute nell'articolo 1, comma 3, della legge 2 agosto 1990, n. 233, moltiplicando per 312 il minimale giornaliero di retribuzione da utilizzare per il calcolo dei contributi in favore degli operai dei settori artigianato e commercio in vigore al 1° gennaio 2023 (€ 53,95) e aggiungendo al prodotto l'importo di € 671,39 così come disposto dall'articolo 6 della legge 31 dicembre 1991, n. 415.
Pertanto, le aliquote per il corrente anno risultano come segue:
Artigiani Titolari di qualunque età e coadiuvanti/ coadiutori di età superiore ai 21 anni - Aliquota 24%
Commercianti Titolari di qualunque età e coadiuvanti/ coadiutori di età superiore ai 21 anni - Aliquota 24,48%
Artigiani Coadiuvanti/coadiutori di età non superiore ai 21 anni - aliquota 23,25%
Commercianti Coadiuvanti/coadiutori di età non superiore ai 21 anni - aloquota 23,73%
In conseguenza di quanto sopra, il contributo calcolato sul reddito “minimale” risulta così suddiviso:
- Artigiani Titolari di qualunque età e coadiuvanti/ coadiutori di età superiore ai 21 anni - minimale annuale pari a 4.208,40 euro
- Commercianti Titolari di qualunque età e coadiuvanti/ coadiutori di età superiore ai 21 anni - minimale annuale pari a 4.292,42 euro
Artigiani Coadiuvanti/coadiutori di età non superiore ai 21 anni - minimale 4.077,12 euro
Commercianti Coadiuvanti/coadiutori di età non superiore ai 21 anni - minimale 4.161,14 euro
9. Termini e modalità di versamento
I contributi devono essere versati mediante i modelli di pagamento unificato F24, alle scadenze che seguono:
16 maggio 2023, 21 agosto 2023, 16 novembre 2023 e 16 febbraio 2024, per il versamento delle quattro rate dei contributi dovuti sul minimale di reddito;
entro i termini previsti per il pagamento delle imposte sui redditi delle persone fisiche in riferimento ai contributi dovuti sulla quota di reddito eccedente il minimale, a titolo di saldo 2022, primo acconto 2023 e secondo acconto 2023.
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Slitta dal 31 marzo al 30 settembre 2023 la scadenza per il versamento dell’intero importo, o della prima rata.
L'art. 1, comma 174 della Legge n. 197/2022 ha previsto la possibilità di applicare un "ravvedimento operoso speciale" utile a sanare le violazioni che riguardano le dichiarazioni, validamente presentate fino al 31 dicembre 2021, con riduzione delle sanzioni a un diciottesimo del minimo edittale delle sanzioni irrogabili, anche in riferimento alle violazioni prodromiche.
Per beneficiare della regolarizzazione in esame è necessario che le violazioni ravvedibili non siano state già contestate, alla data del versamento di quanto dovuto o della prima rata, con atto di liquidazione, di accertamento o di recupero, contestazione e irrogazione di sanzioni, comprese le comunicazioni di cui all’articolo 36-ter del DPR n. 600 del 1973.
Sono escluse dal ravvedimento speciale ad esempio le violazioni formali (per le quali ci si può avvalere della specifica procedura regolata dai commi 166-173) e le violazioni rilevabili con il controllo automatizzato delle dichiarazioni (articolo 36-bis, Dpr 600/1973, per le imposte sui redditi; articolo 54-bis, Dpr 633/1972, per l’Iva), come ad esempio gli omessi versamenti di imposta.
Il pagamento del dovuto va effettuato entro il 30 settembre 2023 (era il 31 marzo 2023). Entro la stessa data vanno rimosse anche le irregolarità od omissioni ravvedute. È ammesso il pagamento rateale in otto rate trimestrali di pari importo con scadenza della prima rata il 30 settembre 2023, mentre, sulle rate successive alla prima – da versare, rispettivamente, entro il 31 ottobre, il 30 novembre, il 20 dicembre e il 31 marzo di ogni anno – sono dovuti gli interessi nella misura del 2 per cento annuo.
È possibile il pagamento delle somme dovute attraverso la compensazione di cui all’articolo 17 del d.lgs. n. 241 del 1997 “tenuto conto che, secondo le regole ordinarie del ravvedimento operoso, è possibile il pagamento delle somme dovute attraverso la compensazione di cui all’articolo 17 del d.lgs. n. 241 del 1997 e che la disciplina del ravvedimento speciale non esclude espressamente detta compensazione, si ritiene che essa sia utilizzabile per i versamenti relativi alla definizione in argomento”.
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