Il nuovo art. 2086 c.c. dopo il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (d.lgs. 14/2019) "il COME l'impresa debba funzionare"
All’articolo 2086 del codice civile al comma 2 è stato aggiunto:
"L’imprenditore, che operi in forma societaria o collettiva, ha il dovere di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa, anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi dell’impresa e della perdita della continuità aziendale, nonché di attivarsi senza indugio per l’adozione e l’attuazione di uno degli strumenti previsti dall’ordinamento per il superamento della crisi e il recupero della continuità aziendale".
- Dovere di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa, anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi
- Dovere di attivarsi per l’adozione e l’attuazione di uno degli strumenti previsti dall’ordinamento per il superamento della crisi e il recupero della continuità aziendale
- Obbligo di mantenere adeguati assetti organizzativi, valutandone l’adeguatezza periodicamente
- Obbligo di una pianificazione aziendale formalizzata
-Attenzione poi a non sottovalutare la congiunzione "anche" contenuta nella norma
Art. 41 della Costituzione Italiana
L'iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l'utilita' sociale o in modo da recare danno alla salute, all'ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perchè l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali.
Verbale relativo alla vigilanza sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo
Verbale relativo alla vigilanza sul sistema di controllo interno
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Articolo 2476 c.c. Responsabilità degli amministratori e controllo dei soci
6. Gli amministratori rispondono verso i creditori sociali per l'inosservanza degli obblighi inerenti alla conservazione dell'integrità del patrimonio sociale. L'azione può essere proposta dai creditori quando il patrimonio sociale risulta insufficiente al soddisfacimento dei loro crediti. La rinunzia all'azione da parte della società non impedisce l'esercizio dell'azione da parte dei creditori sociali. La transazione può essere impugnata dai creditori sociali soltanto con l'azione revocatoria quando ne ricorrono gli estremi.
Francesco Cacchiarelli, economista di impresa, iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Viterbo, al numero 084 sezione A, anzianità 1989, iscritto nel Registro dei Revisori Legali MEF, al numero 103287 sezione A, anzianità 1999
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